Angela Maria Cosentino
Cantagalli Editore
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Recensione:
A quarant’anni dall’enciclica
Humanae Vitae di Paolo VI, il volume raccoglie cinquanta testimonianze
provenienti da diverse aree (educativa, familiare,
pastorale,culturale e
socio-formativa), che evidenziano alcuni i frutti
dell’attività svolta dal
sevizio di educazione alla procreazione responsabile con l’applicazione
dei
Metodi Naturali, in ordine sia all’accoglienza alla vita sia
all’infertilità di
coppia. Particolare attenzione è stata riservata alle coppie che,
ricercando la
gravidanza, hanno sperimentato come l’educazione alla procreazione
responsabile
possa offrire anche altre prospettive di fecondità .
Le coppie che
hanno vissuto problemi di fertilità testimoniano che è
possibile non essere travolti dal “miraggio” del figlio a tutti i costi
e la
loro esperienza può incoraggiare altre coppie in analoghe situazioni.
A conferma che,
in un tempo difficile, ma collocato in un orizzonte di
speranza, il mondo contemporaneo – come ha segnalato Paolo VI – non ha
bisogno
di maestri ma di testimoni.
Le esperienze
raccolte, segni credibili di una fede amica
dell’intelligenza, rappresentano alcuni frutti di un servizio
nato in
risposta all’appello dell’Humanae vite per valutare la natalità nel
rispetto
dei valori in gioco: è un richiamo che appare particolarmente attuale
ancora
oggi, alla luce degli interrogativi sollevati sia dalle tecniche
applicate alla
procreazione umana sia dall’urgente emergenza educativa.
Le
testimonianze segnalano alcuni indicatori della valenza di un
servizio che, con oltre 1000 insegnanti qualificati
della Confederazione
Italiana Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità, accompagna
a
risalire dai segni ai significati, contribuendo a contrastare
alcune
frammentazioni degli attacchi incrociati contro la famiglia
e la vita,
che caratterizzano l’onda lunga del ’68.
Il volume, per
il linguaggio divulgativo e il glossario
riassuntivo, può introdurre ad alcune tematiche della bioetica.
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